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Frequently asked questions
ovvero quello che tutti chiedono sempre quando vedono una mongolfiera

Coma fa a volare?
Un aerostato, sia esso ad aria calda o a gas, vola in base alla differenza di peso tra l'aria (o il gas) contenuto all'interno dell'involucro e quella dell'ambiente esterno. Non ha cioè bisogno di spostarsi nell'aria per ottenere la portanza necessaria a sostentarsi. In pratica è lo stesso principio per cui una nave galleggia sull'acqua. Per questo si parla di "aerostatica".

Come si fa a dirigere?
Mongolfiere e palloni a gas vanno dove li porta il vento: il pilota può variare solo la quota. La sua abilità consiste dunque nel cercare di determinare la rotta con una sufficiente precisione seguendo la direzione delle correnti alle varie quote. I dirigibili, lo dice il nome, sono invece aerostati (a gas o ad aria calda) che, grazie ad un motore ad elica e ai timoni di direzione e profondità, consentono al pilota di seguire una rotta predeterminata.

Come fa a tornare indietro?
Anche se ciò non e' impossibile mongolfiere e palloni a gas raramente riescono a tornare al punto di partenza. Normalmente ci pensa un equipaggio che segue il volo da terra e dopo l'atterraggio recupera pilota, passeggeri e aerostato e riporta tutti a casa.

A quale quota può arrivare?
Da pochi centimetri a diverse migliaia di metri, dipende dal volume dell'involucro. Normalmente, in un volo turistico, si sta ad alcune decine di metri dal suolo, mentre in gara si sale di più, ma comunque di solito mai oltre i 1500-2000 metri. Il record di quota assoluto per le mongolfiere appartiene a Per Linstrand che nel 1988 ha raggiunto i 19.811 metri con un pallone di 22.000 mc. Per i palloni a gas il record assoluto è detenuto dagli americani V.Prather e M.Ross che nel 1961 sono saliti fino a 34.668.

Che distanza può percorrere?
Per un mongolfiera dipende dalla velocità del vento e dalla quantità di gas che alimenta i bruciatori. Una mongolfiera media con 2 o 3 persone di equipaggio e quattro bombole di propano in un ora e mezza circa di volo può arrivare a percorrere anche qualche decina di km a seconda della velocità del vento. I palloni a gas invece possono percorrere anche centinaia e centinaia di kilometri e restare in volo per alcuni giorni, come avviene nella "Coupe Gordon Bennet", gara di lunga distanza che è anche la più antica competizione aerostatica.

La mongolfiera è sicura?
Volare comporta sempre un certo rischio, soprattutto in fasi delicate come il decollo e l'atterraggio. Come in molte altre attività, inoltre, la componente umana ha un peso determinante. In linea di massima si può comunque affermare che, rispettando le norme di sicurezza ed il buon senso, la mongolfiera sia un aeromobile "intrinsecamente" sicuro. Anzi, a dispetto di quanto può pensare il profano, è quello più sicuro in assoluto.

Può scoppiare o bucarsi?
Una mongolfiera non può scoppiare perché non ha un involucro chiuso e pressurizzato. Nemmeno un pallone a gas può scoppiare perché esistono delle apposite valvole di sicurezza e perché il volume dell'involucro può variare in funzione della pressione esterna. Una mongolfiera può bucarsi anche se il tessuto sintetico dell'involucro è molto resistente. L'eventuale lacerazione, però, non può allargarsi perché l'involucro è realizzato in modo che uno strappo accidentale non si allarghi.

Che succede se finisce il gas?
Non succede niente di irrimediabile: se la mongolfiera non può più alimentare il bruciatore e quindi non può più riscaldare l'aria all'interno dell'involucro, essa non precipita come un aereo ma stabilizza la sua velocità di discesa agendo in pratica come un paracadute. L'atterraggio sarà molto duro ma se condotto con perizia non avrà conseguenze irreparabili. In ogni caso non si deve mai arrivare al punto di esaurire le bombolein volo: un pilota serio comincia a cercare un posto per atterrare ben prima di trovarsi a corto di gas, di regola quando ha a disposizione almeno una bombola di gas ancora piena in modo da avere sufficiente autonomia per condurre la manovra in sicurezza.
Il pallone a gas, invece, ha una quantità di gas predeterminata all'interno dell'involucro e ne rilascia una certa quantità ogni volta che deve dimunuire la quota di volo.

E se scoppia un incendio?
Una mongolfiera scalda l'aria all'interno dell'involucro con un bruciatore a propano alimentato da bombole alloggiate all'interno della cesta. Se tutte le attrezzature vengono controllate periodicamente dal personale qualificato in base a quanto previsto dal costruttore e secondo la normativa di sicurezza l'incendio è una eventualità assai remota. Se malauguratamente dovesse avvenire in volo occorre intervenire tempestivamente per soffocare le fiamme con l'estintore di bordo, spegnere il bruciatore, e interrompere immediatamente l'alimentazione del gas chiudendo i rubinetti delle bombole ed effettuare un atterraggio di emergenza nel più breve tempo possibile.

Come si diventa pilota?
Per conseguire la licenza di volo (detta anche brevetto) occorre frequentare una scuola autorizzata che, attraverso un apposito corso, fornirà tutte le nozioni teoriche e la preparazione pratica necessaria per superare gli esami previsto dalle normative aeronautiche. Le nozioni teoriche riguardano tra l'altro il funzionamento della mongolfiera, il pilotaggio, le regole della navigazione aerea, la fisiologia del volo, la meteorologia. Sono necessarie almeno 16 ore di volo di cui due senza istruttore a bordo. La licenza di pilota di pallone libero autorizza anche al trasporto di passeggeri non paganti in voli turistici. Per conseguire il brevetto occorre mettere in conto circa 3/4000 euro a cui, se si abita lontano dalla scuola di pilotaggio, vanno aggiunti i costi necessari agli spostamenti e al soggiorno.

Quanto costa?
Una mongolfiera di media grandezza (2200/2500 mc), omologata per 3/4 persone e con tutte le necessarie dotazioni (bombole, ventilatore a motore, strumentazione di bordo, ecc.), costa più o meno come una auto di classe media o medio-alta. A questa spesa bisogna poi aggiungere quella relativa al mezzo di trasporto necessario per il recupero a terra (furgone, pick-up o fuoristrada con rimorchio) e le spese di esercizio.



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