Guido Montemurro campione italiano di volo in mongolfiera 2013
Alla sua quarta partecipazione al campionato, e al termine di una gara che lo ha visto prevalere in 5 task sui 12 disputati, il pilota del Balloon Team Italia di Milano si è imposto sui rivali aggiundicandosi il titolo nazionale 2013.
A quattro anni di distanza dall'edizione di Bibbiano del 2009, il Campionato Italiano di Volo in Mongolfiera è tornato nel Reggiano per la tredicesima volta su ventisei edizioni. Reggio Emilia può contendere così a Mondovì il titolo di capitale italiana dell'aerostatica. Se il Monregalese, infatti, è considerato a buon diritto la "culla" dell'aerostatica nazionale e della sua rinascita tra la fine degli anni '70 e gli anni '80 del secolo scorso, la provincia di Reggio Emilia può vantare a sua volta il primato, per ora ineguagliato, di essere stata sede di metà dei campionati nazionali svoltisi fino ad oggi. Il territorio reggiano, a parte la zona dell'Appennino tosco-emiliano, dove si disputò il campionato del 2004, è forse meno bello di altre zone, ma la sua uniformità orografica, la presenza di venti solitamente moderati e variabili e la facilità dei recuperi, grazie alla presenza di una fitta rete di strade, ne fa un terreno adatto a gare molto tecniche, in grado di far emergere le doti di ciascun pilota e mettere a dura prova le loro capacità.
L'edizione 2013 del campionato italiano ha visto ai nastri di partenza nove concorrenti: non molti (la media nell'ultimo decennio è attorno ai 12 partecipanti), ma il nostro campionato, a parte qualche edizione, come quella del 2008 a Mondovì, valevole come "test event" dei World Air Games dell'anno successivo, non ha mai vantato grandi numeri. Quest'anno si sono segnalate alcune assenze di riguardo, come quella di Paolo Oggioni (due volte campione italiano e "Numero 1" del ranking nazionale 2012), che ha dato forfait all'ultimo minuto, e di "Boba" Bogliaccino, mentre si è registrato il ritorno in gara di Luciano Lanzoni, che dopo essere stato assente nelle ultime tre edizioni è tornato in campionato a dieci anni dalla sua vittoria del 2003 a Mestrino. Accanto alla presenza d'obbligo del campione uscente, Mirko Marangoni, ci sono state quelle ormai "storiche" di John Aimo e Paolo Bonanno, che hanno partecipato a tutte le edizioni svoltesi fino ad oggi, e quelle anch'esse di lunga data di Roberto Botti e Igor Charbonnier. Accanto a questi "veterani" c'erano poi Guido Montemurro, alla quarta partecipazione e risultato vincitore alla fine, Marco Giomi, alla seconda partecipazione, e il pilota di casa Giuseppe "Wainer" Giammartini, ben noto nell'ambiente ma al suo esordio assoluto in campionato.
Assente Oggioni, i risultati degli ultimi campionati indicavano come maggiori favoriti per il titolo Aimo, Charbonnier e Marangoni. Un passo indietro si collocavano Bonanno e Botti, la cui esperienza di gare li poneva comunque in lizza per il podio, anche se nelle ultime edizioni erano rimasti un po' al di sotto delle loro possibilità. Tutto da indovinare il pronostico per Lanzoni, pilota esperto ma assente da vari anni dal campionato, e per Montemurro, che nelle sue tre precedenti partecipazioni non aveva fatto vedere grandi cose. A Giomi e Giammartini, infine, spettava inevitabilmente il ruolo di outsider. Come spesso accade, però, la competizione ha in parte sovvertito le previsioni non mancando di riservare sorprese che in una gara di aerostatica non mancano mai. E così, aggiudicandosi ben 5 task su 12 disputati, Guido Montemurro ha conquistato la vittoria finale: un'affermazione che, senza nulla togliere al neo campione italiano, porta anche la firma di un pilota esperto come Gianni Curti, questa volta al campionato in veste di coequipier del portacolori della Ballon Team Italia.
Dietro Montemurro si sono piazzati i tre favoriti della vigilia per la corsa al titolo. Piazza d'onore per Aimo, che grazie a questo secondo posto torna "Numero 1" del ranking nazionale: per la cronaca si tratta del terzo argento consecutivo dopo il bronzo del 2009, nonché ventesimo podio in ventisei partecipazioni, un primato assoluto. Medaglia di bronzo per Marangoni, ormai da considerare tra le più forti realtà dell'aerostatica italiana visto che in tre partecipazioni al campionato hs collezionato un titolo e due bronzi: tre podi su tre partecipazioni e anche questo è un record. Segue Charbonnier, che è rimasto fuori dal podio per soli 111 punti, ma resta pur sempre pilota di grande esperienza e carattere, già pronto per la prossima sfida. Per molti versi inaspettato è stato poi il quinto posto di Giomi a soli 76 punti da Charbonnier: i prossimi campionati ci diranno se si è trattato solo della buona stella del neofita o se dalle parti di Lucca è spuntato un nuovo campione. Un po' sotto tono il risultato finale di Botti che non si discosta dalla media, così come quello di Lanzoni, che dalla sua aveva però l'attenuante da smaltire un po' di ruggine, almeno per quanto riguarda le gare. Delusione, invece, per Bonanno, che non è mai stato realmente in partita, ma che in extremis è riuscito in qualche modo a metterci una pezza lasciando la maglia nera a Giammartini, che si è presentato al campionato senza particolari velleità di classifica, come dimostrano i risultati dei singoli task, e ne ha approfittato soprattutto per fare esperienza: i risultati seguiranno.
Il campionato 2013 ha chiuso i battenti con un bilancio a nostro giudizio positivo. Purtroppo la nostra aerostatica nazionale vive una situazione che, dopo alcuni anni, più che una crisi sembra essere la sua condizione normale, sulla quale ultimamente non manca di pesare la non facile situazione economica generale. Ci pare dunque importante che, nonostante ciò, nel nostro Paese si riesca comunque a organizzare ogni anno svariati raduni, alcuni dei quali molto importanti, e un campionato nazionale di buon livello a cui partecipano comunque sempre 10/12 piloti tra i quali, quasi sempre, ci sono anche degli esordienti. La situazione non sarà esaltante, ma non bisogna nemmeno lasciarsi deprimere. E per quanto ci riguarda non ci è mai piaciuto indulgere nella critica sterile e guardare solo il bicchiere mezzo vuoto. Buoni voli, dunque, e arrivederci al campionato 2014.
Con la collaborazione dell'Osservatore Aerostatico
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