20° Campionato Italiano di Volo in Mongolfiera Terni 2007
2° Memorial Franco Bennati Trofeo FITA
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Igor Charbonnier si è riconfermato campione italiano di volo in mongolfiera. Il giovane pilota valdostano, infatti, dopo l'alloro conquistato l'anno scorso a Bibbiano ha colto il secondo successo consecutivo emulando il padre Nello. Al secondo posto si è piazzato il veterano Giovanni Aimo, già detentore di sei titoli, che è salito così per la sedicesima volta sul podio (record assoluto) e che si è aggiudicato anche il “Trofeo FITA”. Terzo classificato Luciano Lanzoni, campione italiano nel 2003 e per l'ottava volta sul podio, che ha vinto anche il” Memorial Franco Bennati”.
Il Campionato, giunto alla ventesima edizione, si è svolto dal 5 al 9 settembre presso l'Aviosuperficie "Alvaro Leonardi" di Terni ed è stato organizzato dall'Associazione sportiva Slowind in collaborazione con l'Aeroclub d'Italia, l'Aeroclub di Terni, la Federazione Italiana di Aerostatica ed il Comune di Terni. 12 i piloti iscritti alla competizione (ai quali si è aggiunta la pilota croata Marija Petric Miklousic). Tra di essi praticamente quasi tutti i migliori specialisti italiani: i "mostri sacri" dell'aerostatica italiana e il nutrito gruppo di "giovani" (almeno come esperienza di gare se non come età anagrafica) che da qualche anno anima il campionato. Quello di Terni si annunciava come un campionato ricco di più di un motivo di interesse sportivo e i risultati non hanno tradito le aspettative, anche se i valori in campo si sono delineati fin dall'inizio e nel corso delle gare più che a colpi di scena si è assitito ad un progressivo assestamento della classifica fino al risultato finale.
Un campionato di mongolfiere è un po' come il Giro d'Italia di ciclismo: per vincere più che il singolo exploit, per quanto importante, conta mantenere una costanza di risultati ad alto livello in tutte le “tappe” della competizione. Potremmo dire che vince non il pilota che fa più punti ma quello che fa meno errori: in pratica è la stessa cosa, ma serve per dire che la vittoria finale dipende da una strategia complessiva e dalle scelte tattiche che il pilota adotta nelle singole prove.
Alla vigilia avevamo azzardato qualche previsione dividendo i concorrenti in tre gruppi: i favoriti per il titolo, quelli in grado di puntare alla parte alta della classifica e quelli che pur partendo senza i favori del pronostico avrebbero potuto mettere a segno qualche colpo inaspettato. A guardare la classifica finale possiamo ben affermare che rispetto alle posizioni di testa il nostro pronostico si è rivelato azzeccato. Tra i probabili vincitori avevamo infatti indicato Igor Charbonnier (che poi ha effettivamente conquistato il titolo), Giovanni Aimo (giunto secondo) e Luciano Lanzoni (terzo classificato) mentre Paolo Bonanno dopo un inizio un po' difficile è risalito fino al quarto posto per poi concludere in quinta posizione.
Tra i piloti in grado di puntare alla parte alta della classifica avevamo inserito Roberto Botti, Carlo Rovelli e Davide Morando. Qui ci abbiamo preso in parte. Botti alla terza giornata era terzo a soli 180 punti da Aimo e a poco meno di 800 da Charbonnier con 814 punti di vantaggio su Bonanno e ben 1203 su Lanzoni. Successivamente è riuscito ad aggiudicarsi il task 14 per poi compromettere tutto nelle ultime due prove facendosi superare da Lanzoni e chiudendo al quarto posto, primo dei piloti non professionisti. Hanno invece deluso le aspettative sia Morando (giunto terzo lo scorso anno a Bibbiano) che nonostante un primo, due secondi e un terzo posto di prova non è riuscito a mantenere una continuità di risultati concludendo in nona posizione, sia Rovelli (vincitore proprio a Terni due anni fa) finito decimo e che durante un atterraggio ha tra l'altro riportato danni al proprio pallone che lo hanno costretto ad una sostituzione dell'involucro per evitare di ritirarsi.
Infine c'erano i concorrenti che che avevamo indicato come "outsiders": piloti sicuramente esperti, alcuni di loro anche con una non indifferente esperienza di gare, ma che fino ad oggi non hanno ancora brillato pur essendo riuscti a mettere a segno alcune vittorie parziali nei precedenti campionati. Bene si sono comportati Paolo Oggioni e Boba Bogliaccino, che hanno confermato le attese piazzandosi rispettivamente al sesto e settimo posto. In crescita è apparso Massimo Stefanini che dopo le intemperanze degli scorsi anni evidentemente comincia ad accumulare esperienza. Riccardo Trombetti e, soprattutto, Mauro Buono, il pilota di casa che nonostante una vittoria di task e alcuni buoni piazzamenti ha concluso penultimo in undicesima posizione a più di mille punti da Morando, sono stati invece decisamente al di sotto delle aspettative.
Sotto il profilo agonistico si è trattato di un buon campionato. I voli di gara hanno avuto luogo dalla mattina di giovedì 6 settembre alla mattina di domenica 9 settembre. Diciannove le prove complessivamente disputate nell'arco di sei voli sui sette previsti dal programma (il volo di giovedì pomeriggio è stato annullato a causa delle incerte condizioni meteorologiche). Alcune prove scelte dalla direttrice di gara Lorena Morlini, molto tecniche, hanno messo a dura prova le capacità dei piloti. Altre hanno suscitato sconcerto e qualche polemica. In altri casi sono state le condizioni atmosferiche a introdurre variabili impreviste che hanno condizionato l'andamento delle gare. Tutto questo, però, fa parte del gioco. Come dicevamo più sopra alla fine ha prevalso il pilota che ha commesso meno errori degli altri. Igor Charbonnier, che grazie a questo successo l'anno prossimo difenderà i nostri colori ai mondiali di Hofkirchen, in Austria, è riuscito a mantenersi in testa alla classifica dalla prima all'ultima giornata. A lui e al suo equipaggio i complimenti di Aerostati.It per la meritata vittoria. Grazie anche a tutti gli altri partecipanti, piloti, direzione e commissari di gara, agli organizzatori e a tutti coloro che hanno reso possibile questo 20° campionato.
Il sito ufficiale del 20° Campionato Italiano
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