Breve storia della
Federazione Aeronautica Internazionale




All'inizio del Ventesimo secolo i voli pionieristici dei Fratelli Wright, di Santos-Dumont, di Clement Ader, insieme al proliferare delle competizioni e al veloce sviluppo delle tecnologie aeronautiche segnarono la vera nascita dell'aviazione moderna. Un piccolo gruppo di uomini riconobbe allora la necessità crescente di un'organizzazione internazionale, una federazione, che coordinasse e indirizzasse l'attività aeronautica in rapido progresso.

Il principe Bonaparte, primo presidente della FAI Il 10 giugno del 1905, il conte Hneri de la Vaulx, vicepresidente dell'Aero Club di Francia, il maggiore Moedebeck, della Lega dirigibilistica tedesca, e Fernand Jacobs, presidente del Reale Aero Club belga, presentarono al congreso olimpico di Bruxelles la loro proposta per la creazione della "Fédération Aéronautique Internationale". I delegati al congresso accolsero calorosamente l'idea e approvarono una risoluzione che, riconoscendo la speciale importanza dell'aeronautica, esprimeva il desiderio che in ogni nazione venisse creata un'associazione con il fine di regolare lo sport del volo e che fosse creata una federazione aeronautica internazionale per disciplinare le competizioni aeronautiche e contribuire al progresso della scienza del volo e degli sport aeronautici in tutto il mondo.


Il 12 ottobre del 1905 si tenne a Parigi un congresso aeronautico internazionale. Dopo due giorni di dibattito, il 14 ottobre, i rappresentanti di Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera adottarono i relativi documenti e fondarono ufficialmente la Fédération Aéronautique Internationale. Da quel momento i principali scopi della FAI riguardano la registrazione sistematica delle migliori performance realizzate in modo che tutti possano conoscerle, la loro identificazione precisa in modo da consentire la loro classificazione, l'accertamento della loro realizzazione e la verifica dell'effettiva paternità dei realizzatori. Lo statuto della Federazione Internazionale stabilisce inoltre che i membri nazionali della FAI sono autonomi e indipendenti per quanto riguarda la gestione dell'attività nei rispettivi Paesi.

Dopo un secolo di storia, lo statuto della FAI resta tutt'ora valido e fedele alla volontà dei padri fondatori riflettendone gli obiettivi stabiliti nel 1905. Naturalmente, la comparsa di nuove tecnologie così come la nascita di discipline sportive aeronautiche inedite ha determinato l'espansione della sfera d'azione della FAI ed il suo continuo ampliamento. Per questo i nuovi obiettivi della FAI riflettono gli sviluppi della società e delle aspirazioni di coloro che praticano gli sport dell'aria pur restando fedeli alla missione di un'organizzazione non governativa e senza scopo di lucro il cui obiettivo è lo sviluppo dell'attività aeronautica ed astronautica e degli sport aeronautici in tutte le forme e in tutto il mondo.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale della FAI.

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